Dicono di noi – tratto da Lecconews

CIECHI E IPOVEDENTI DI LECCO SULLA PASSERELLA DI CHRISTO. “GRAZIE ALLA TAVOLETTA DI ELISA”

CIECHI E IPOVEDENTI DI LECCO SULLA PASSERELLA DI CHRISTO. “GRAZIE ALLA TAVOLETTA DI ELISA”

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 LECCO – Domenica un gruppo di soci, amici e simpatizzanti dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti della sezione di Lecco con molta curiosità si è recata
sul Lago d’Iseo, per partecipare all’evento Floating Piers e camminare per qualche ora sulla passerella di Christo.

La mattina tutti hanno potuto conoscere questo artista bulgaro, da anni noto ai più col nome di Christo, alla mostra, a lui dedicata, all’interno del Museo
di Santa Giulia di Brescia. Partendo dall’idea che l’arte deve essere libera, egli non fa mai pagare un biglietto d’ingresso, pagando di persona le sue
opere, ma soprattutto desidera che l’immortalità della stessa opera sia direttamente legata al ricordo di chi le visita. Riveste statue, ponti, alberi
ed in questo caso unisce rive lacustri con tessuti e corda di diversi colori e spessore, a secondo di ciò che devono suscitare, perché ritenuti più vivi
della inerte e fredda pietra.

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 “Passeggiare sulla passerella larga 14 metri di colore arancione cangiante – raccontano dalla UICI di Lecco -, anche se è stata preceduta da un tratto
su cui c’era una calca di gente, è stata un’emozione unica: ci si sentiva cullati dolcemente da bolle d’acqua ed accarezzati da un leggero venticello,
che ha allontanato delle nuvole minacciose. L’esperienza si è ulteriormente arricchita poi grazie a una preziosa tavoletta tattile in gomma “Walk on Water,
never alone”, che ha permesso ai non vedenti come utile guida, di esplorare tutto il percorso con le mani. Questa tavoletta è stata voluta e disegnata
da Elisa Lottici, una giovane donna non udente, che considera la stessa un piccolo strumento per una grande impresa: Un ponte tra il buio e la luce”.

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 “L’arte non deve essere prerogativa esclusiva di chi la può vedere, così come la musica non lo è per chi la può ascoltare – prosegue il racconto dei lecchesi
-. Quando infatti la propria disabilità va incontro a quella degli altri si abbattono concretamente le barriere di appartenenza ad una categoria di disabili,
che vede solo i propri diritti e non quelli degli altri. Dove non riescono ad avere una linea unitaria i vertici delle storiche associazioni riescono i
semplici con gesti ancora più semplici, ma efficaci, raggiungendo grandi obiettivi. Così questo non è solo il primo strumento pensato per le opere di Christo,
ma anche un ponte di solidarietà tra due diversità. Se l’arte poetica di Christo fa sentire meno spettatori e più protagonisti dell’opera stessa i suoi
visitatori, “Walk on Water, never alone” di Elisa fa sentire le suggestioni uniche ed irripetibili del Floating Piers più vicina ai non vedenti. Grazie
Elisa”.

Questo articolo è stato pubblicato in data 1 luglio 2016 nella categoria Dicono di noi